Articolo pubblicato sul blog dei militant:
“Eh signora mia, non ci sono più le mezze stagioni”, “O fa caldo caldo
caldo, o fa freddo freddo freddo”, “non sai più come vestirti”… da
qualche tempo a questa parte alla giaculatoria dei luoghi comuni
sciorinati in coda alla posta possiamo finalmente aggiungerne di diritto
un altro: “Non ci sono più i fascisti di una volta”. Ve li ricordate gli energumeni di un tempo?
Quelli che marciavano virili e marziali? Quelli che andavano a cercar
“la bella morte”? Beh, scordateveli. I fascisti del terzo millennio
hanno da tempo adottato la strategia del piagnone e preferiscono
travestirsi da vittime piuttosto che celebrare il loro superomismo. Come
funziona? Semplice: se ti aggrediscono in 50 contro 10 e mandano
qualche compagno all’ospedale trasformano il pestaggio in una “rissa”,
scatenata però dalle tue
“provocazioni” e dalla tua
mancanza di “tolleranza” e “democraticità” (leggi Tor Vergata). Se
invece nonostante i loro caschi, i loro bastoni, i loro martelli, i loro
piedi di porco (tutte cose che, notoriamente, uno si porta appresso per
attaccare dei manifesti…) vengono asfaltati dalla determinazione dei
compagni che rispondono alla loro aggressione, beh allora eccoli
travestirsi da teneri agnellini e iniziare il piagnisteo a forza di
comunicati stampa. Poi, per cercare di non sfigurare agli occhi di
qualche camerata vecchio stile, moltiplicano i numeri neanche fossero
Gesù coi pesci, o Berlusconi coi manifestanti a Piazza San Giovanni. E
allora i compagni erano cento, anzi no, mille, diecimila, ma che dico…
un’orda barbarica. Ma andate a fare in culo, voi e quell’accozzaglia di
consiglieri comunali che vi tutela, vi finanzia e vi manovra. La verità è
che ieri i compagni, numericamente pari alle ardite tartarughe, hanno
giustamente e legittimamente praticato il diritto all’autodifesa. A loro
va la nostra complicità, la nostra solidarietà e il nostro
ringraziamento. SMASH THE TURTLES. NOW!